Cara Giulia , hai la pazienza di leggere sino in fondo ?Ti racconto una storiella che mi torna in mente quando anch'io mi lascio sopraffare dal malcontento :
Un tizio passa d'avanti ad un cantiere e osseva degli operai durante le ore di lavoro .La sua attenzione è attirata da uno che:
1. Sbuffando, imprecando e trascinando i piedi, si avvicina ad un mucchio di blocchi di granito
2. Ne solleva uno, bestemmiando più forte per lo sforzo;
3. Lo trasporta verso un muro che stanno elevando e,
4. Con l’ultima bestemmia – lo lascia cadere – sul muro stesso.
Buongiorno buon uomo! Cosa sta facendo ? ” “Cosa vuole che stia facendo,?! Porto ‘ste schifose pietre, per otto schifose ore al giorno, per cinque schifosi giorni di ogni schifosa
settimana, con un capo schifoso, dei colleghi schifosi, ed il tutto, ovviamente, pagato in modo schifoso. Non vedo l’ora di morire!!!” Guardando un poco in giro, però, quel signore s’ imbatte in un altro operaio .Anche lui compie le stesse operazioni :
1 Si avvicina al mucchio di blocchi di granito
2. Ne solleva, con grande sforzo, uno
3. Lo trasporta verso il muro
4. Presa la decisione, posa la pietra e, infine
5. Estrae dalla tasca una livella e controlla se ha fatto bene il suo lavoro
A questo punto, si avvicina e ripete l’identica domanda: “Cosa sta facendo ?” La risposta, è completamente diversa: “Mi illudo di essere impegnato per la costruzione di una cattedrale."
Morale :Uno dei problemi che al giorno d’oggi affligge le persone , è il non sapersi accontentare di quello che la vita offre .Giulia ,hai mai pensato a quanti vorrebbero essere al tuo posto ed invece svolgono delle mansioni più pesanti delle tue ?
Non pensi che se amassi un po' più quello che stai facendo , non saresti un triste "portatore di pietre " bensi " un costruttore di cattedrali ?

Messaggio ricevuto, grazie!

Mafalda è stata fantastica! fa piacere sapere che l'ho come amica!

Mafalda sei un mito! Una storiella così è una scuola di vita da insegnare alle giovani generazioni piene di malcontento (ma non sono tutti così, bisogna dirlo).
Ciao amica mia! Sei grande!!!