pedina (Anonimo)
(martedì 14 luglio 2009)
Categoria: Desiderio
pedina innamorata
Hai percorso una strada che credevi portasse ad un luogo incantanto al di fuori dal tempo..
Nel tuo tragitto hai visto paesaggi meravigliosi,
oasi incantante, tramonti magici, hai sentito musiche soavi
dai suonatori di strada.
Raccogliendo i fiori di campo, acquisivi certezze, imparando
nuove melodie che facevano da colonna sonora al tuo viaggio meraviglioso e
che probabilmente avrebero fatto da colonna sonora al resto della tua vita.
I giorni scivolavano in fretta inbevuti in quella insolita e sconosciuta sensazione
di benessere, l' assaporavi pian piano e cresceva in te
ogni volta che il sole sorgeva ricominciando la sua routine quotidiana.
Le notti erano un fiume di emozioni: in inverno
alla ricerca del tepore, imparavi ad amare davvero chi con dolcezza smussava alcuni spigoli del tuo essere,
in estate sotto mille
piccoli riflettori chiamati stelle facevamo l'amore in quel magnifico palcoscenico, ti lasciavi
cullare dal suono di una chitarra e respiravi la brezza
fresca che si riesce a percepire da quello che per noi era il tetto del mondo.
Spesso per raggiungere la meta ambita è inevitabile percorrere tratti
dissestati o attraversare foreste fredde e buie, sentire il morso della sete che ti secca la gola,
ma la fatica e il sudore non scalfiscono quanto di bello c'è stato nel viaggio.
Le sofferenze rafforzano la consapevolezza e non dovrebbero mai distoglierci dall'obiettivo.
Hai combattuto ma forse non abbastanza, ci hai creduto ma forse solo per un po,
hai sofferto ma poi hai preferito l'effimera felicita momentanea, alla sofferenza necessaria
per muovere l'ultimo passo verso meta che ormai era dietro l'angolo.
Alle volte riaffiora un'ormai dimenticata razionalità che ci fa
agire in maniera illogica agli occhi del cuore, ci sentiamo liberi, ma siamo solo liberi di crederlo,
in realta siamo foglie secche che continuano a ruotare ancora e ancora in mulinello di vento ad un angolo
di una strada di periferia.
Così tu hai voluto vedere le cose a modo tuo per dar ragione alla tua mente,
hai ritoccato una fotografia che non somiglia più alla realtà per ingannare il tuo cuore
e mettere a tacere quella voce che ti urlava dentro e squarciava il silenzio nelle notti insonni.
L'idea di ingannarci per creare una virtuale situazione di benessere è la via d'uscita più breve
e più ovvia, ma di certo non è la soluzione definitiva.
Magari mi sbaglio, magari è davvero cambiato tutto, di certo non posso avere certezze
ma la mia anima si rifiuta di crederlo perchè sente che non è così.
Voltare pagina potrebbe rivelarsi solamente un illusione.
Dare un colpo di spugna e ricominciare da zero significa inevitabilmente
ripercorre strade già percorse, superare difficoltà già superate,
distruggere e ricostruire strutture portanti che avevamo già creato con tanta fatica
e reso stabili usando l'amore come cemento.
"Siamo due anime sole che nuotano in una bolla per pesci" sarebbe stupido imbatterci nelle "stesse vecchie paure"
E il tempo continua la sua inesorabile marcia, e ci allontana
ogni giorno di piu, ci invecchia e ci indurisce il cuore,
ci lascia ad ogni tramonto una possibilita in meno di godere l'uno dell'altra.
Ogni volta che la lancetta compie quel millimetrico movimento
che scandisce il secondo mi trafigge.
Il tempo andato nessuno puo ridarcelo e io continuo a rammaricarmi ad ogni istante
perchè è un istante trascorso senza di te.
Il mio viaggio ha avuto un tratto in comune col tuo.
Quello è stato il tratto piu bello del mio viaggio.
Sono certo che non si tratta di una banale casualita
perche quello che abbiamo ricevuto non puo essere
frutto del caso.
La mia sana follia mi suggerisce che forse
eravamo pedine che facevano parte di un gioco
molto piu grande.
Che i giocatori si siano stancati di noi e ci abbiano
messi da parte?
magari stanno mischiando le pedine tra loro per iniziare
una nuova partita...
Sai che ti dico, che io non ho alcuna voglia
di restare in balia di qualcuno o qualcosa che gioca con noi.
Tenterò con tutte le mie forze, e finche non saro stremato,
di ribellarmi per cambiare il nostro destino.
Cerco disperatamente la chiave per aprire i mille cancelli che ci separano
perchè ognuno di essi ha una chiave.
Proseguo il mio viaggio cercando tra le infinite strade che formano labirinti, quella che mi rimettera
sul tuo sentiero.
Mentre cerco di soffocare quella sensazione indescrivibile che mi fa perdere il piacere di vivere,
continuo a metterti al centro della mia vita anche se tu non lo sai.
lo faccio piangendo, gridando alle volte, scalciando sulle gabbie che mi tengono prigioniero di "noi",
suonando quella chitarra dai poteri magici che ti emozionava nelle estati torride e che adesso mi consola,
a volte lo faccio scrivendo i miei pensieri, raccogliendoli sotto forma di impalpabile codice binario.
Nella speranza che il mio pianto, i miei calci, la mia musica, e le mie parole
arrivino all'orecchio di quell'essere superiore che si è stancato del gioco.
Riuscirò a commuoverlo, convincerlo, parlero con lui ogni giorno e ogni notte fino a farlo impazzire, mi
battero per essere tra le pedine "elette" che cambiano il proprio destino
e quello della pedina che amano.
una pedina innamorata.