tata (Anonimo)
(mercoledì 28 luglio 2010)
Categoria: Altro
dubbio
volevo sapere un vostro parere riguardo una questione che a volte mi lascia un dubbio...
mi è capitato di vedere una fiction sulla Montessori qualche tempo fa... e oltre a lei c'è anche una donna della mia città (mamma Nina) che ha vissuto tutta la vita aiutando gli altri... e fino a qui tanto di cappello, ma queste donne hanno completamente trascurato la loro famiglia, figli compresi, per dedicarsi anima e corpo a quelli degli altri. a questo punto mi chiedo se il loro stile di vita sia il risultato di una vocazione a cui non hanno potuto sottrarsi o se forse puo essere il risultato delle paure di sbagliare o di non essere abbastanza adeguati per i propri figli... non so se sono stata chiara... è un dubbio che mi è venuto... premettendo che io non ho figli ne compagno (ovviamente visti i miei precedenti post), non riesco a capire come si possano tralasciare i bisogni delle persone che hai intorno per altre che, anche se ne hanno di più, sono cmq persone come le altre e oltretutto non strettamente coinvolte nella tua vita... ma quali pesi e misure bisogna adottare? non è forse anche bisogno di potere? ...o cosa?
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Assunta
(mercoledì 28 luglio 2010)
23:10 del 28-07-2010
Penso cara Tata, di aver capito cosa vuoi dire, ma è un po' difficile rispondere al tuo quesito, bisognerebbe trovarsi nei panni di coloro che per scelta abbandonano la propria famiglia, per mettersi al servizio dei più deboli e indifesi. Io onestamente non li capisco, forse perchè per me la famiglia, viene prima di tutto il resto. Di queste scelte, ne ho sentite parecchie, senza per forza essere del calibro della Montessori. Uomini che per un'improvvisa vocazione abbandonano mogli e figli per andare a chiudersi in convento, lasciando i propri cari nello sconcerto più totale. Sono come dicevo scelte di vita a parer mio sbagliate. Il primo dovere è verso la famiglia che si è voluta formare e poi si può dedicare il tempo libero anche agli altri, come fanno tanti, nel cosidetto volontariato. Soltanto che alcuni sono drastici, sentono la "chiamata" e partono fregandosene di chi lasciano indietro. Il discorso secondo me è un po' lungo e tortuoso, dovrebbe essere per prima la chiesa a far desistere da certe scelte, ma questa è un'altra storia.
Penso cara Tata, di aver capito cosa vuoi dire, ma è un po' difficile rispondere al tuo quesito, bisognerebbe trovarsi nei panni di coloro che per scelta abbandonano la propria famiglia, per mettersi al servizio dei più deboli e indifesi. Io onestamente non li capisco, forse perchè per me la famiglia, viene prima di tutto il resto. Di queste scelte, ne ho sentite parecchie, senza per forza essere del calibro della Montessori. Uomini che per un'improvvisa vocazione abbandonano mogli e figli per andare a chiudersi in convento, lasciando i propri cari nello sconcerto più totale. Sono come dicevo scelte di vita a parer mio sbagliate. Il primo dovere è verso la famiglia che si è voluta formare e poi si può dedicare il tempo libero anche agli altri, come fanno tanti, nel cosidetto volontariato. Soltanto che alcuni sono drastici, sentono la "chiamata" e partono fregandosene di chi lasciano indietro. Il discorso secondo me è un po' lungo e tortuoso, dovrebbe essere per prima la chiesa a far desistere da certe scelte, ma questa è un'altra storia.
dora
(giovedì 29 luglio 2010)
Ciao, Tata, io credo che nascano ogni tanto persone che sono fuori dal normale. Geni , santi, artisti, ecc.Queste persone sono come" possedute" da sentimenti troppo grandi. Pensare che possano vedere vicino a loro invece che lontano sarebbe come voler costringere il mare dentro un laghetto. Sono spesso persone infelici,perche' incomprese. Spesso bollati come "pazzi" spendono le loro energie nel lottare contro la stupidita' degli altri. Come in una vocazione, dovrebbero vivere da soli, ma anche se straordinari ,sono esseri umani!
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