Nik Fabri (Anonimo)
(martedì 23 novembre 2010)
Categoria: Altro
Umanita'
No Dora,
certamante la vita è altro ma il lavoro fa parte della vita e ne è fattore integrante per 40 anni circa. Qualunque sia il lavoro di una persona, l'importante è svolgerlo mettendoci passione e umanita', soprattutto umanita' specialmente se si viene a contatto perenne e giornaliero con la gente. Il segreto è quello! Peccato che non esiste nessun esame o nessuna licenza di "umanitologia". Se esistesse una materia simile, la farei studiare, comandassi io, per legge dalle scuole elementari fino all'universita'. Ma il senso di porgersi all'altro con un po' di sensibilita', di educazione, di rispetto non si puo' studiare ne' acquistare. E', per certi versi come il talento: o lo hai oppure no. Se si è disponibili sul posto di lavoro lo si è , quasi sempre,anche nella vita. Affettuosamente.
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dora
(martedì 23 novembre 2010)
Purtroppo, Nik, quando ti impongono scelte che non condividi, ma che devi accettare "obtorto collo", puoi sopravvivere solo se fai una netta distinzione tra la tua vita (della quale hai il pieno controllo) e il lavoro.D'altra parte nel mio lavoro c'è un aspetto che nessuno può modificare e che rimane una peculiarità di ciascuno di noi: il rapporto tra medico e paziente. Questo ovviamente non può essere regimentato da nessun burocrate; ecco perchè non mi toccano più di tanto le beghe di lavoro. Sopravviverò all'ennesima stupidità!!! Ciao, amico caro.
Assunta
(martedì 23 novembre 2010)
22:52 del 23-11-2010
Caro Nik, sono perfettamente daccordo con te, tante volte parlando con mia figlia ho detto le stesse cose, cioè che per certi lavori, sopratutto quelli a contatto con malati, ci vorrebbe una scuola speciale, per la sensibilità verso persone che soffrono già di suo e una parola buona la maggior parte delle volte fa più bene di qualsiasi medicina. Purtroppo una volta essere a contatto con i malati, era quasi una missione, oggi invece non è nient'altro che puro lavoro, ci si ritrova con persone crude e insensibili e alcune volte anche cattive.
Purtroppo è brutto da dirsi, ma è così. Di contro però, ci sono persone dolci e veramente caritatevoli, veri angeli delle corsie, per fortuna. Buonanotte e con affetto ti saluto.
Caro Nik, sono perfettamente daccordo con te, tante volte parlando con mia figlia ho detto le stesse cose, cioè che per certi lavori, sopratutto quelli a contatto con malati, ci vorrebbe una scuola speciale, per la sensibilità verso persone che soffrono già di suo e una parola buona la maggior parte delle volte fa più bene di qualsiasi medicina. Purtroppo una volta essere a contatto con i malati, era quasi una missione, oggi invece non è nient'altro che puro lavoro, ci si ritrova con persone crude e insensibili e alcune volte anche cattive.
Purtroppo è brutto da dirsi, ma è così. Di contro però, ci sono persone dolci e veramente caritatevoli, veri angeli delle corsie, per fortuna. Buonanotte e con affetto ti saluto.
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