Nik
(martedì 12 luglio 2011)
Categoria:
Malinconia
Amarezza
Con amarezza, pensieri di rassegnazione attraversano, la mia mente in questi ultimi tempi. La mia compagna, tra poco( tra qualche mese) per forza di cose, andra' via per raggiungere figli che vivono a Milano ma anche per lasciare un posto di lavoro, che , a suo dire è diventato gravoso e pieno di resposabilita, di preoccupazioni non comuni, nonostante sapesse a cosa andava incontro quando, anni fa, partecipo' e vinse il concorso nella P.A. accettando una sede che è diventata( o forse lo è sempre stata) sinonimo di delinquenza, di malaffare, di droga. Molte nostre zone in Campania, rappresentano comunita' invivibili difficili da gestire in termini di legalita' e di giusytizia tant'è che, sempre piu', mi convinco di risiedere in un'isola felice (e di questo ne è consapevole anche lei), ma c'è poco da fare ! Le nostre strade, con sommo rammarico da parte di entrambi, si divideranno. Mi dispiace e non poco nè, d'altra parte, potrei seguirla oppure chiedere il trasferimento anch'io. Non posso farlo per ovvie ragioni! Le ho scritto una lunga lettera ma non so quando la tirero' fuori per fargliela leggere, nella quale, purtroppo, non ho potuto nascondere la mia amarezza, il mio dispiacere ma anche la gioia di averla incontrata per i tanti motivi di arricchimento che è riuscita a darmi. Dio, quanto tempo abbiamo trascorso a parlare ed io, piu' di lei, ad ascoltare quasi rapito, a volte, dai fatti e dalle esperienze, spesso inverosimili e terribili legati al suo lavoro. E poi, le nostre cene, le pizze, i nostri caffe' ad Amalfi, a Maiori, Ravello, a Paestum, ad Agropoli con la tangibile, per quanto MIA segreta, egoistica speranza che la richiesta di trasferimento, inoltrata gia' prima del nostro incontro, le fosse preclusa. Me ne scuso ma non avrei potuto non essere sincero!!! Cosi' termino la mia lettera, e cosi' concludo questo mio breve sfogo con voi, cari amici, con una amarezza che forza un animo gia' provato e deluso.