Nik
(martedì 9 aprile 2013)
Categoria: Altro
GIAPPONE
QUESTA NON LA SAPEVO: IN GIAPPONE GLI UNICI CITTADINI CHE NON SONO OBBLIGATI AD INCHINARSI DAVANTI ALL'IMPERATORE SONO GLI INSEGNANTI. I GIAPPONESI RITENGONO INFATTI CHE SENZA INSEGNANTI NON CI POSSONO ESSERE IMPERATORI.
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Betta (Anonimo)
(martedì 9 aprile 2013)
Questa non la sapevo proprio, ma trovo che questa tradizione abbia un bellissimo significato: tenere sempre presente a tutto un popolo quale sia l'importanza della figura dell'insegnante, dell'educatore. Invece qui in Italia sembra sempre che si faccia di tutto per svilire il ruolo sociale dell'insegnante, per demotivare e mortificare tutto il sistema dell'istruzione. Tristemente, io dico che da anni c'è un "piano per l'ignoranza".
Nik
(mercoledì 10 aprile 2013)
Si Betta, è così; credo proprio che ci sia una strategia istituzionale affinchè il sapere, l'educazione allo studio e alla cultura vanga offuscato, sminuito, svilito. Ieri leggevo su "Repubblica" un articolo molto bello e significativo sulle lauree false. C'è un traffico di corsi di studio taroccati; istituti superiori e pseudo università che rilasciano titoli fasulli. Basta solo pagare e, a parte Renzo Bossi e il segretario politico di un movimento che si era presentato alle ultime elezioni, c'è tanta gente insospettabile che acquisisce titoli fasulli. Purtroppo non vedo volontà politica di un cambiamento, non riscontro spinte nel dare merito a chi veramente studia. Gli stessi miei ragazzi, talvolta li vedo demotivati e delusi. Il discorso è lungo ed anche penoso come tragico e di difficile soluzione il momento attuale fatto di una percentuale di giovani disoccupati che ormai è arrivato al 40% circa. Una marea di giovani tutti diplomati e laureati che probabilmente si vedono superare talvolta anche da coloro che una laurea se la sono comprata sborsando migliaia di euro. Che pena !
Betta (Anonimo)
(giovedì 11 aprile 2013)
Certo Nik, questo dei titoli di studio fasulli è una ulteriore vergogna: se penso al mazzo che si è fatto mio fratello per conseguire la laurea a Torino...
Una cosa che ho letto in questi giorni e che mi ha dato un senso di fastidio invece è l'inaugurazione della nuova aula multimediale al prestigioso liceo milanese "Beccaria". Il senso di fastidio mi viene dal fatto che quest'aula è stata allestita grazie a uno sponsor commerciale! Il "Beccaria" è un istituto statale, ed era già una scuola privilegiata (oltre che frequentata dai rampolli della Milano bene) anche senza la nuova aula multimediale.
Ovvio che uno sponsor per fare bella figura vada ad investire dove già c'è una buon livello, mentre l'Italia è piena di scuole con locali inadeguati e spesso fatiscenti. E poi che roba è? Uno sponsor commerciale a scuola? La scuola dovrebbe educare i giovani alla cultura, per diventare consumatori non basta già la televisione?
E ancora: se un'istituto scolastico statale deve aspettare lo sponsor, a che servono le tasse (esorbitanti) che gravano su noi che lavoriamo? Come cittadina italiana mi dovrei aspettare che le tasse che pago siano finalizzate a costruire un paese migliore e la scuola, come la sanità pubblica, sono esigenze prioritarie.
Non parlo di sanità a caso, perché ho saputo che proprio qui in Piemonte ci sono ospedali pubblici che hanno iniziato ad aprire agli spazi pubblicitari per finanziarsi. Stiamo scerzando?
Questo vuol dire che lo Stato con le nostre tasse non riesce a provvedere a bisogni primari come la sanità e l'istruzione, allora largo ai privati, cercatevi uno sponsor. Peccato che così il risultato è che piove sempre sul bagnato, le aziende sponsorizzano le realtà "d'eccellenza", e le altre anziché migliorare sprofondano.
Perché non iniziamo a tagliare dalle spese militari, ad esempio rinunciando all'acquisto dei costosissimi cacciabombardieri F-35? Chi dobbiamo andare a bombardare, quando poi non riusciamo nemmeno a istruire i giovani e a curare gli ammalati?
Una cosa che ho letto in questi giorni e che mi ha dato un senso di fastidio invece è l'inaugurazione della nuova aula multimediale al prestigioso liceo milanese "Beccaria". Il senso di fastidio mi viene dal fatto che quest'aula è stata allestita grazie a uno sponsor commerciale! Il "Beccaria" è un istituto statale, ed era già una scuola privilegiata (oltre che frequentata dai rampolli della Milano bene) anche senza la nuova aula multimediale.
Ovvio che uno sponsor per fare bella figura vada ad investire dove già c'è una buon livello, mentre l'Italia è piena di scuole con locali inadeguati e spesso fatiscenti. E poi che roba è? Uno sponsor commerciale a scuola? La scuola dovrebbe educare i giovani alla cultura, per diventare consumatori non basta già la televisione?
E ancora: se un'istituto scolastico statale deve aspettare lo sponsor, a che servono le tasse (esorbitanti) che gravano su noi che lavoriamo? Come cittadina italiana mi dovrei aspettare che le tasse che pago siano finalizzate a costruire un paese migliore e la scuola, come la sanità pubblica, sono esigenze prioritarie.
Non parlo di sanità a caso, perché ho saputo che proprio qui in Piemonte ci sono ospedali pubblici che hanno iniziato ad aprire agli spazi pubblicitari per finanziarsi. Stiamo scerzando?
Questo vuol dire che lo Stato con le nostre tasse non riesce a provvedere a bisogni primari come la sanità e l'istruzione, allora largo ai privati, cercatevi uno sponsor. Peccato che così il risultato è che piove sempre sul bagnato, le aziende sponsorizzano le realtà "d'eccellenza", e le altre anziché migliorare sprofondano.
Perché non iniziamo a tagliare dalle spese militari, ad esempio rinunciando all'acquisto dei costosissimi cacciabombardieri F-35? Chi dobbiamo andare a bombardare, quando poi non riusciamo nemmeno a istruire i giovani e a curare gli ammalati?
Nik
(venerdì 12 aprile 2013)
La tua analisi Betta, è lucida, pragmatica. Purtroppo chi ci governa sembra non accorgersi dei profondi, devastanti, concreti problemi che affliggono gli italiani. Vedi il tempo che perdono, dopo circa 2 mesi dalle elezioni, nel cercare di formare un governo per dare stabilità, per dare respiro alle imprese, per dare fiducia ai mercati. Se continuono di questo passo saremo in balia di speculazioni straniere che non aspettano altro che aggredirci finanziariamente. Non continuo il discorso sull'istruzione, sulla sanità, sui giovani senza lavoro( siamo al40% circa). E' una vergogna!!! Una vergogna che deve finire al costo di scendre in piazza con i bastoni. La mia non vuole essere un'apologia al reato, alla sollevazione popolare ma solo rabbia; realmente non se ne puo' piu'di questi imbecilli che sono li' a perdere tempo intascando 12000 euro al mese !!! Rimpiango la vecchia Democrazia Cristiana...ma tu, cara giovane amica, non ne puoi avere ricordo. A presto.
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