Nik
(mercoledì 26 giugno 2013)
Categoria: Altro
Tempo
Un altro anno scolastico è trascorso e il prossimo, molto probabilmente, sarà per me l'ultimo. Come ho già piu' volte accennato, il pensiero di staccarmi definitivamente da un mondo lavorativo che ha accompagnato la mia vita per oltre 40anni, un po' mi impensierisce e guasta l'idea di un giusto e meritato riposo; un'idea che molti inseguono, sognano e sperano che arrivi il piu' presto possibile. Mah... non so se sono io ad essere diverso oppure sono gli altri nel giusto. Certo è che in me regna una sorta di "benevole pensiero" nel considerare di non aver staccato la spina e di poter continuare per un altro anno ancora un lavoro che per quanto poco retribuito, mi ha dato, nel mio piccolo, consensi e soddisfazioni . Il fatto è che non faccio altro che rimandare e così gli anni passano inesorabili, sperando che arrivino quei segnali per una decisione sentita e irrevocabile.Paradossalmente, è stato piu' semplice prendere altre decisioni importanti della mia vita( come quella di allontanarmi dalla madre di mio figlio) che stabilire di mettermi in pensione. a580690b8f53da25e759c8f417dbd802
Francesco
(giovedì 27 giugno 2013)
Finché te la senti moralmente e fisicamente ed il lavoro ti dà soddisfazioni, vai pure avanti altrimenti stacca pure la spina e riposati, godendoti la crescita di tuo figlio!
Ciao Nik.... :-)
Ciao Nik.... :-)
Assunta
(giovedì 27 giugno 2013)
01:26 del 27-06-2013
Per assurdo caro Nik, si lavora una vita intera, accarezzando il sogno della pensione, quel momento di meritato riposo e di dolce far niente, ma quando questo si presenta all'orizzonte, ecco i primi segni d'insofferenza, l'indecisione, la titubanza. Penso che sia per tutti così, una vita intera dedicata al lavoro, nel tuo caso sempre a contatto con studenti, anno dopo anno, questo ti ha dato una certa dipendenza, e quando arriva la benedetta pensione, si cade nell'insicurezza totale. Questo è successo anche a mia madre, un'esistenza dedicata all'ospedale, ai suoi malati, a tutto un mondo che ha servito per anni, arrivata al lapice, ecco la pensione! Non l'ha mai accettata, aveva persino chiesto di rientrare al lavoro, il suo reparto di maternità, le è mancato per tutto il resto della sua vita. Questo penso che succeda a tutti noi onesti lavoratori, però mio caro amico, dammi retta, prendi oggi, quello che magari ti negheranno domani, con questi chiari di luna, giorno dopo giorno non si sa dove andranno a parare, quindi goditi la tua pensione, tuo figlio, la tua casa ed il tuo tempo ormai libero, dopo qualche giorno di smarrimento, vedrai che tutto ti sembrerà meravigliosamente bello! AUGURI!!!!!!
Per assurdo caro Nik, si lavora una vita intera, accarezzando il sogno della pensione, quel momento di meritato riposo e di dolce far niente, ma quando questo si presenta all'orizzonte, ecco i primi segni d'insofferenza, l'indecisione, la titubanza. Penso che sia per tutti così, una vita intera dedicata al lavoro, nel tuo caso sempre a contatto con studenti, anno dopo anno, questo ti ha dato una certa dipendenza, e quando arriva la benedetta pensione, si cade nell'insicurezza totale. Questo è successo anche a mia madre, un'esistenza dedicata all'ospedale, ai suoi malati, a tutto un mondo che ha servito per anni, arrivata al lapice, ecco la pensione! Non l'ha mai accettata, aveva persino chiesto di rientrare al lavoro, il suo reparto di maternità, le è mancato per tutto il resto della sua vita. Questo penso che succeda a tutti noi onesti lavoratori, però mio caro amico, dammi retta, prendi oggi, quello che magari ti negheranno domani, con questi chiari di luna, giorno dopo giorno non si sa dove andranno a parare, quindi goditi la tua pensione, tuo figlio, la tua casa ed il tuo tempo ormai libero, dopo qualche giorno di smarrimento, vedrai che tutto ti sembrerà meravigliosamente bello! AUGURI!!!!!!
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