Nik
(giovedì 22 ottobre 2009)
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maestro
Di tanto in tanto, rivedo per strada il mio maestro delle scuole elementari. E' vecchio e cammina a stento aiutato da una giovane badante bionda e robusta. Il suo sguardo pero' non e' spento, non lontano, non diverso da quello che per anni mi ha accompagnato nei giorni dell' infanzia. Gli devo tanto!!!Gli devo le sue lezioni semplici ed essenziali che ci rendevano curiosi nell'apprendere, le gare in palestra che ci abituavano alla competizione e a capire le vittorie e le sconfitte. Ricordo soprattutto la sua voce quando ci leggeva "I ragazzi della via Pal", "Zanna bianca", "Moby Dick", e tanti altri libri che certamente i nostri genitori non potevano comprarci con una certa frequenza. E noi ragazzi lo ascoltavamo assorti, quasi rapiti. Lui leggeva ma a noi sembrava di assistere a tanti film con protagonisti eccezionali quali Nemececk, il capitano Acab, Zorro, il piccolo alpino,Sandokan ...Quanti ricordi... e quanto tempo ormai trascorso. Tanto di quel tempo che mi inducevano sempre a non avvicinarmi nel salutarlo convinto che mai e poi mai avrebbe potuto ricordarsi di me. Poi, qualche giorno fa, mi sono convinto : buon giorno maestro, gli ho detto ,sono stato suo allievo tantissimi anni or sono, certamente non si ricordera' di me... Certo che mi ricordo di te,mi ha risposto con quella voce che ho subito riconosciuto. Non posso ricordare come ti chiami ma, mi sono sempre chiesto, in questi anni che ti ho incrociato per strada, perche' mi seguivi con lo sguardo senza salutarmi.Ci siamo intrattenuti per un buon dieci minuti a parlare. Lui curioso di sapere della mia vita e che studi avessi fatto dopo le elementari, io a ribadigli tutta la mia ammirazione. Una antipatica quanto inopportuna pioggerellina ha interrotto il nostro fitto chiacchierare. Spero tantissimo di incontrarlo ancora. Ora so di avere un amico in piu' (di 88anni).