Ciao Scarabocchio,
ti chiamo così perchè so che lo preferisci. Per mia esperienza, posso dirti che, al posto tuo, io continuerei ad aiutare nelle traduzioni, i tuoi compagni. Quando frequentavo il liceo, in classe con me c'era un ragazzo bravissimo; i suoi voti erano altissimi, 10 in tutte le materie. Mai, però che lasciava copiare un compito, mai da lui un aiuto. Il suo sapere se lo teneva per sè; così anche all'esame di stato, dove, al contrario di oggi, vi era la fondata preoccupazione di non farcela( infatti ne furono "bocciati 3.) Dopo anni, molti anni, il sottoscritto, un po' per nostalgia, un po' per curiosità, organizzò una cena, compresi i tre amici respinti in quell'anno, con la presenza, inoltre, di quasi tutti i docenti di allora. Fu un bellissimo incontro, con baci, abbracci e un pizzico di commozione nel rivedersi dopo tanti e tanti anni trascorsi e nel sapere poco o niente di noi, delle nostre strade intraprese, delle nostre professioni raggiunte. Una serata magnifica, con tanti ricordi, tanti aneddoti e alla fine della serata, tanta emozione. C'era anche lui, il bravissimo, che a distanza di decenni, non era cambiato confermando il suo essere saccente e presuntuoso; per tutta la serata, non avendo dimenticato il suo modo di essere stato tanto bravo per quanto "avaro" nell'aiutarci nel corso degli anni trascorsi nei banchi, volontariamente lo ignorammo per l'intera serata. In breve ti ho raccomntato questa storia di vita vissuta per raccomandarti un bellissimo proverbio napoletano che recita: " fa bene e scuordete, fa male e pentiti." Fossi in te, continuerei a tradurre anche se qualcun altro se ne prende il merito; sai, alla fine, le buone azioni restano, si capiscono, si ricordano...per sempre!!! Pensaci ! Ciao e a presto.

Nik sei grande! Ci hai raccontato una storia bellissima e davvero commovente! Qualcosa che ti fa onore, come sempre.
Il proverbio io lo sapevo così: fa bene......., fa male e pensaci!
Comunque mi trovi d'accordo: tutto quanto fai di buono nella vita lascia un indelebile ricordo, un alone fatto di stima e di amore che ti avvolgerà per sempre.
Mio padre ha occupato nella sua vita un posto importante e delicato per mezzo del quale avrebbe potuto arricchirsi defraudando la gente impunemente o viceversa comportarsi in modo integerrimo e aiutare di gran lunga il prossimo. Bene lui ha scelto la seconda strada ed è stato commovente vedere come, una volta ormai in pensione e da anni, fosse ancora tanto ossequiato ed amato da tutti coloro che avevano beneficiato del suo operato.
Cara scarabocchio Nik ha ragione, la gratitudine e la stima dei compagni le coglierai nel tempo. Mi dispiace dell'isolamento in cui è vissuto l'amico di Nik, cosa molto brutta, ma non trovi sia stato lui a costruire ciò che ha avuto, non se lo meritava forse?
Un caldo abbraccio.

22:30 del 20-02-2012
Anch'io voglio portarti il mio esempio. Ho studiato in collegio, eccellente ed una delle prime della classe in italiano, pessima in matematica. Avevo fatto amicizia sopra tutte le altre mie compagne con una certa Margherita P. Eravamo diventate inseparabili, lei in classe era davanti al mio banco e ogni volta nelle due ore di italiano, allo svolgimento del solito tema, era disperata, non sapeva cosa scrivere, sapevo della sua mancanza di fantasia e io che invece ne avevo da vendere, mi offrii di svolgere anche il suo. Così presi la (brutta abitudine) ogni volta che c'era il tema, dicomporne due completamente diversi con lo stesso titolo e poi lei copiava il suo. I due temi erano di volta in volta talmente diversi fra loro che mai la professoressa si rese conto che erano scritti dalla stessa mano, cioè la mia.
Vedi ho voluto raccontarti questa piccola cosa come Nik, penso che si i compagni vanno aiutati, ma non fare le traduzioni al loro posto, perchè come io non facevo il bene della mia amica, lavorando al suo posto, anche tu non fai il bene dei tuoi compagni se ti sostituisci a loro, dare una mano si va molto bene, vedrai te ne saranno grati.

Ma tu aiuti per generosità o perchè vuoi che gli altri ti siano grati ?Quel: " Seguo solo la mia migliore amica che non m'ha fatto niente "fa capire che non vivi un bel rapporto con i compagni .Non sarà che come tutti i primi della classe ,attiri un po' di antipatie ?

Ciao, piccola amica di penna! Sottoscrivo e condivido in pieno le riflessioni di Nik.
Nessuno penserà di essere bravo come te, se sarai stata tu a suggerire. Anche i tuoi insegnanti sanno benissimo da CHI arrivano le soluzioni alle cose più difficili. Quindi suggerendo, passando il compito, tu non ci rimetti niente.
E' l'orale a fare le differenza. Inoltre tra una decina, quindicina di anni i tuoi compagni di classe cominceranno a vivere i loro ricordi scolastici. Pensa cosa potranno dire di te??!!
Magari qualcuno di loro avrà fatto una carriera...strepitosa, e potresti non essere tu! Il destino fa strani scherzi!! Perciò rifletti ora su certe tue prese di posizione e....non stancarti mai di suggerire: solo le brave lo sanno fare davvero. Ciao, cucciola.Ti abbraccio, Dora.

Forse non è chiaro. A me non dà alcun problema aiutare gli altri, se dovessi fare qualcosa per gratitudine davvero non dovrei far più niente. Più che altro mi piacerebbe OGNI TANTO ricevere i giusti meriti. Se gli altri non capiscono un accidente, ripetono quello che dico pretendendo che anch'io faccia la parte di quella che pende dalle loro labbra non hanno capito loro. Quello che dicono di me è secondario.