Betta (Anonimo)
(lunedì 11 marzo 2013)
Categoria: Gioia
ASSUNTA!
ASSUNTA! E non mi riferisco alla nostra amica omonima, ma a me: SONO STATA ASSUNTA!!!!
Sono rientrata da poco a casa. Il tempo di abbracciare mia mamma e dare la bella notizia a papà e al mio ragazzo (invitato a cena stasera per festeggiare) ed eccomi qui da voi a condividere questa GIOIA!
Vorrei abbracciarvi uno ad uno per il tifo che avete fatto, per le vostre dita incrociate e soprattutto per i vostri incoraggiamenti. E poi mi avete portato fortuna. Esternare mi ha portato fortuna.
Se fossi lì con ognuno di voi vi abbraccerei, aprirei una buona bottiglia di spumante (piemontese) e verserei nei... lieti calici.
Invece siamo soltanto sul web e dovrete accontentarvi dell'intenzione. E farvi una bevuta virtuale assieme a me.
Questa mattina mi sono svegliata presto. Non che avessi dormito gran che, in verità. Agitatissima, ma lo sapete, è il mio carattere. Non sono propriamente un cuor di leone. Mi sono lavata i capelli, mi sono truccata quel poco e vestita come mi pareva più adatto: non troppo casual, bene in ordine ma pur sempre me stessa. Lo smalto alle unghie l'avevo dato ieri sera.
E poi un mucchio di ore che sembravano non passare mai, con mia madre che cercava di distrarmi parlando del più e del meno per allentare la tensione. Non ho nemmeno voluto bere il caffè dopo pranzo (davvero inusuale per me).
Poi finalmente sono uscita di casa e mi sono fatta, da sola, quei quaranta minuti abbondanti di passeggiata a piedi (sempre per allentare la tensione), per arrivare al negozio alle tre del pomeriggio.
Tiro un bel sospiro, suono (il negozio è chiuso al pubblico il lunedì). Viene ad aprirmi la signora, con un bel sorriso "Elisabetta, vieni, entra che ti aspettavamo!". Beh, anche io sono entrata con il sorriso e quell'accoglienza calorosa mi ha subito fatto sentire a mio agio. Una situazione molto informale, completamente diversa dai colloqui di lavoro a cui ero abituata, che di solito si svolgono in un clima "ostile" (tipo esame) o comunque di falsa cortesia.
Infatti non è stato un colloquio di lavoro, ma più una presentazione. C'era il marito, bravissimo orafo e orologiaio che mi ha fatto visitare il suo regno, il laboratorio. E c'era la commessa che mi ha preceduta, una ragazza simpatica sui trent'anni, col suo bimbetto tenerissimo (a cui ha anche dato il latte): mi ha detto tutto il bene del posto di lavoro che stavo per accettare e mi ha fatto piacere conoscerla, anche se subentrarle sarà una responsabilità.
Dicevo che non è stato un vero colloquio perché la decisione di prendere proprio me era già stata presa: dopo che mi sono offerta, sabato mattina, i cartelli "CERCASI COMMESSA" erano stati subito tolti.
Hanno iniziato ad illustrarmi il negozio, dove si trova la merce, i gioielli e gli orologi, le tipologie e i prezzi, le cose esposte e quelle da mostrare al cliente a richiesta. Giusto un'infarinatura per darmi l'idea del lavoro che andrò a fare, poi ci vorrà tempo per iniziare man mano ad imparare davvero. Gentilissimi, cordiali, disponibili. E simpatici. Se la prima impressione conta, mai avuto datori di lavoro così! Ne sono entusiasta, non mi pare vero.
E poi mi è stato chiesto di mostrare le mie mani, mi hanno dato un anello e chiesto di fare finta di mostrarlo al cliente. E questa è stata la "difficoltà" maggiore del colloquio, superata a pieni voti: mi hanno fatto i complimenti perché ho delle belle mani curate. Ed è importante.
Siamo passati a parlare del contratto. Ho capito perché sabato mi era stata chiesta l'età: avendo meno di 24 anni posso essere inquadrata come "apprendista" per i primi 18 (e mi pare giusto: devo ancora imparare tutto!) mesi prima di essere assunta a tempo indeterminato. La paga da apprendista è di 650 euro netti. Certo, per ora non è molto, ma è che è circa quel che prendevo nel mio ultimo incarico, ma con la prospettiva di aumentare considerevolmente la retribuzione nel tempo, salendo di livello (cioè scendendo, perché i livelli nel settore commercio vanno a decrescere) come previsto dalle tabelle sindacali del settore. Naturalmente ho accettato senza indugiare. Non potrei immaginare di meglio. Mi sembra tutto molto corretto, e al giorno d'oggi è così raro. E poi l'idea di questo lavoro così diverso mi piace da pazzi.
Dovrei entrare "in servizio" la settimana prossima, ma intanto ho chiesto di poter iniziare ad andare in gioielleria già fin da domani (come semplice "osservatrice" della signora) per iniziare subito a imparare e ambientarmi.
Vi chiedo scusa se ho scritto troppo, perdonatemi, ma l'entusiasmo è... fluviale! :-)
Vi abbraccio tutti e vi auguro buona serata!
Un milione di volte GRAZIE per tutto il supporto morale che mi avete dato!!!!