Non so se per compiere un gesto simile ci vuole un gran coraggio o se forse è proprio la mancanza di coraggio a spingere le persone a questi gesti estremi . La domanda sorge spontanea :ma una persona che matura questo proposito , non dà avvisaglie di un certo malessere ?O forse andiamo talmente di fretta che non possiamo "occuparci " dei malumori di un povero vecchio ? Sicuramente penso che i figli , questa domanda , ora che è troppo tardi se la saranno posta

22:25 del 27-07-2010
Vedi cara Mafalda, era un signore tranquillo, che si vedeva spesso in paese per la sua passeggiata giornaliera. Domenica è stato alla mangiata dell'oratorio, era sereno come sempre e nessuno si sarebbe immaginato che avesse in mente una cosa del genere. Evidentemente la sua tranquilla freddezza, non ha destato il minimo sospetto, di ciò che si era proposto di fare.

Forse conoscete già questa storiella , ma la riscrivo perchè è importante per tutti capire che se nel mondo ci fosse un po' più di AMORE, forse , saremmo tutti più felici
C'era una volta un isola dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il buon umore, la tristezza, l'orgoglio... così come tutti gli altri
anche l'amore.

Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare e questi cominciarono in fretta e furia a preparare tutte le loro navi. Solol'amore volle aspettare fino all'ultimo. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare l'amore decise di chiedere aiuto!
La ricchezza passò vicino all'amore su di una nave lussuosissima e l'amore le disse :-"ricchezza mi porti con te? non posso rispose la ricchezza, c'è molto oro e argento sulla mia nave e non c'è posto per te".
L'amore allora decise di chiedere aiuto all'orgoglio che stava passando su di un magnifico e altezzoso vascello. "orgoglio, ti prego mi porti con te? chiese l'amore... non posso aiutarti, amore, qui è tutto così perfetto e mi sento cosi bene, tu potresti rovinare tutto rispose l'orgoglio".
All'improvviso una voce disse:" vieni amore, ti prendo con me" era un vecchio che aveva parlato. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò senza dire il suo nome. l'amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al sapere :" Sapere puoi dirmi chi mi ha aiutato? è stato il TEMPO rispose il sapere" perchè il tempo mi ha aiutato? chiese stupito l'amore. perchè solo il tempo
è capace di comprendere quanto l'amore sia importante nella vita!

E' la depressione che induce forse al suicidio. Io pero' devo ammettere che non provo pieta' per chi si uccide, provo una grande rabbia.

bhe... dipende quale fosse l'eta di quest'uomo... se aveva passato la sua vita dedicandola alla donna che aveva fatto lo stesso con lui e ai suoi figli che ora però, anche se vicini e affettuosi, sono competamente indipendenti è possibile che non abbia piu trovato un senso per vivere. se nella sua mente, magari a 80-90 anni sapeva di avere non troppi anni da vivere in cui non sarebbe stato utile piu a nessuno ha preferito unirsi alla donna della sua vita a scapito della sofferenza dei figli. io non so se riesco ad arrabbiarmi vista in questi ternini... mi fa tanta tenerezza. non credo sia piu un discorso di coraggio quando arrivi ad un'età che ti ha lasciato il tempo per abituarti alla morte e a non averne piu paura...

13:20 del 28-07-2010
Cara Tati, l'uomo che ha fatto quel gesto insano, non era vecchio. Aveva circa 72 anni. la vita ormai senza la sua donna, gli era diventata insopportabile e l'ha fatta finita.

C'è qualcosa che mi sfugge e, nello stesso tempo, mi riempie di rabbia nel constatare il suicidio di una persona, senza una causa talmente grave e razionale da poter spiegare e rendere plausibile nonchè accettabile, un atto così estremo. Personalmente penso che occorra tanto ma tanto coraggio e ferrea determinazione. Ho conosciuto nella mia vita due persone che hanno posto fine alla loro vita; la prima il prof. F. che Dio lo abbia in gloria, gran fumatore che, ammalato di tumore ai polmoni, pose fine ai suoi giorni per la sofferenza fisica quotidiana insopportabile che nemmeno la morfina riusciva piu' a mitigare; la seconda era un medico, che si era dedicato prevalentemente a rendere meno brutta e antipatica la degenza dei bambini in ospedale. Si truccava e inventava giochi, sempre nuovi da proporre nelle corsie. Si chiamava Italo...e non riesco piu' a scrivere. Il suo è un ricordo che mi strige la gola ed è ancora vivo e nitido nella mia mente, nonostante gli anni oramai trascorsi dal suo inaspettato gesto. Mai e poi mai avrei creduto potesse compiere un'azione del genere.Gli aspetti della vita che non si riesono a comprendere, parlo di me, naturalmente , non passano; restano lì, come pietre miliari quasi ad ammonirci di quanto sia fugace e a volte effimera la nostra sofferenza e quanto grave e grande sia quella nascosta,non evidenziata, non percepita, dalle persone con cui veniamo a contatto .La chiesa condanna queste persone, io invece, con quel po' di fede che mi ritrovo, penso che il Signore li accolga amorevolmente con se. Non riesco proprio a condannarle nè a pensare che dopo tanta sofferenza terrena, ci sia anche quella divina dopo quella morte a cui sono andati incontro con coraggio e dignita'.

Io non so se c'e' un'altra vita dopo questa, ma certamente non crederei mai in un Dio che punisse la debolezza umana. La mia pieta' e'comunque rivolta verso coloro che sopravvivono ai sucidi, e che continuano a vivere sotto il peso di enormi sensi di colpa.Quanti genitori hanno vissuto questo dramma!

21:42 del 28-07-2010
Ciao, carissimo Nik. Ti concedi con il conta gocce e fai bene, così desideriamo di più i tuoi graditi commenti. Mi fa sempre piacere quando scrivi e l'importante è questo. Onestamente pensavo fossi andato in ferie per un meritato riposo e ti immaginavo già al mare bello rilassato con il tuo bambino.
Commuoversi per i tristi ricordi è normale, succede anche a me, certe cose con il tempo si mitigano un pò, ma non si possono mai dimenticare.
Cambiamo discorso e lasciamo le cose brutte che ci rattristano. Come va il tuo figliolo? Ormai sarà cresciuto e starà diventando un bel giovanotto. Noto come crescono velocissimamente, guardando i miei nipotini, che sono più alti ogni giorno che passa.
Mi auguro, di leggerti per tantissimo tempo ancora e grazie per la tua simpatia ed amicizia. affettuosamente......................

Buona sera Nik , volendo sorvolare sul fatto che la vita ci è stata donata e non siamo che degli amministratori , il suicidio , è un'offesa all'amore del prossimo, perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare e umana, nei confronti delle quali abbiamo tutti degli obblighi. Tu sei ancora sconvolto per la morte del tuo caro amico , pensa in che " terremoto emozionale " quel padre ha lasciato i suoi figli . E se uno di loro , non potendo sopportare tale assenza , decidesse di emulare il suo gesto ??Ecco perchè la chiesa non si schiererà mai dalla parte del suicida , per non dare l'imprimatur ad una scelta sbagliata a persone che vedranno nella morte , la soluzione del problema . Per il suicida , ci sara ancora la Misericordia Divina , che terra' conto di tutta la sua vita e non solo di quel momento di smarrimento , Dio non giudica con il nostro metro (fortunatamente ) .Ciao Nik