Questi ragazzini di oggi stanno sempre a fare domande indiscrete .............dovrebbero occuparsi dei loro cartoni e non girare il coltello nelle piaghe degli altri .
Scherzo naturalmente ,comunque penso che malgrado noi ci sforziamo di mantenerci in forma , loro debbono vederci proprio come dei vecchi decrepiti .Ricordo che quando io ero piccolina , consideravo " vecchia "la sorella di mamma che aveva meno di 50 anni , anche se credetemi era sempre elegante e mai trascurata .Oggi dico che a 50 anni si è ancora nel fiore degli anni , ma non c'è niente da fare i piccoli nella loro ingenuità sono molto diretti e riescono a farci riflettere sul tempo che inesorabilmente passa .Un consiglio : mai chiedere ad un bimbo quanti anni pensi
che abbia ?, Potresti restarci moooooooooooolto male .Ciao Amica

A pensarci bene, noi siamo la generazione di mezzo.
Sicuramente ciascuno di noi ricorda qualche particolare della sua infanzia che potrebbe appartenere al.....medioevo.
E nello stesso tempo apparteniamo all' epoca dei viaggi sulla luna.
Credo che non ci sia stato in tutta la storia del genere umano un periodo caratterizzato da così grandi contraddizioni. Pensate solo alla nostra infanzia, ai nostri giochi, e soprattutto al nostro stile di vita, molto più simile a quello dei nostri genitori e dei nostri nonni di quanto non sia ora fra fratelli distanziati solo di qualche anno.
Il progresso è così rapido che dopo un attimo sei già "antico", in qualunque settore tu ti cimenti. Quello che non cambia-se non apparentemente-sono i sentimenti, anche se è quasi disdicevole metterli a nudo. Per quanto mi riguarda, l'ho detto ancora, ho l'animo di una diciottenne e quello di una ottantenne insieme. Ma se mi chiedete a bruciapelo :<< quanti anni hai?>>, devo pensarci un po' prima di rispondere, perchè d'istinto mi viene da rispondere: Trent'anni!
Buona serata, amici.

Hai perfettamente ragione Dora! Noi siamo la generazione di mezzo. Ma vedi io sono contento dell'epoca in cui sono nato e vissuto perché ho potuto assistere agli eventi ed alla vita sia del vecchio che del nuovo. Dove sono nato io ad Asmara nell'Eritrea, all'epoca sotto amministrazione italiana, non solo c'erano pochissime auto ma le poche che si vedevano erano le vecchie Balilla, come quella di mio padre, che se ti ricordi avevano le frecce luminose che si alzavamo come un dito quando svoltavi e che da bambino mi divertiva un mondo osservarle (sembrava di essere ai primissimi anni del '900). Ho avuto contatti con militari americani, amici avanti vicini di mio padre, che erano residenti in una cittadina chiusa da mura completamente americana, nella quale ho potuto osservare la magnificenza e l'opulenza degli americani che non aveva eguali in tutto il paese eritreo anche se gli Italiani costruivano strade, palazzi e monumenti. Quando sono venuto in Italia c'era il boom economico ed ho vissuto sia gli anni Sessanta che Settanta con l'esplosione dei Beatles e dei"Figli dei Fiori" ed anche lo sbarco della Luna e tutti gli eventi successivi del progresso attuale. E come ciliegina ho potuto assistere alle ultime tre vittorie dell'Inter in Coppa dei Campioni e del Mondo.
Quindi chi meglio di me e come Voi che ha potuto assistere, si può dire, a tre epoche!
E non è ancora finita.....; se Dio vuole spero di assistere ancora ad altri eventi del nuovo Millennio.
Bye-bye a tutti.

Sai, è lecito ambire a una lunga, anzi lunghissima vita. Noi ce la mettiamo tutta, vero?
E come dici tu:Bye-bye, a tutti.

Forse tutti noi del 50 o giù di lì , siamo contenti di essere nati e vissuti nella nostra epoca .
Ma ci pensate ,parlando del primo sbarco sulla luna , del papa buono Giovanni 23esimo , di Madre Teresa di Calcutta , delle torri gemelle , di Giovanni Paolo fatto santo , del disastro di Cernobill,di grandi scoperte scentifiche avvenute nel nostro secolo ....nel bene e nel male , potremo dire :IO C'ERO