17:25 del23-08-2013
Oggi stavo riflettendo fra me e me, che noi esseri umani, diamo per scontato tutto, vivere, l'aria che respiriamo, il fatto di essere comunque al mondo, invece non è così, perchè quando ci sentiamo sicuri di tutto (o quasi tutto) arriva l'oste che pareggia i conti.
Mio Genero partendo per la Sardegna con la sua famigliola, ha salutato un suo carissimo amico d'infanzia, di scuola, di sempre, ci vediamo al mio ritorno, faremo una bella rimpatriata con una cena. Ora mio genero piange il suo caro amico fraterno, all'improvviso un ictus, operato d'urgenza, coma e morte, tutto di seguito. Uomo giovane, (stessa età) 42 anni ha lasciato un bimbo ancora piccolo, non è servito a nulla essere persona ricca, padrone di fabbriche, di appartamenti, apparentemente senza pensieri esistenziali, evidente che la morte non guarda in faccia nessuno, falcia e chi coglie coglie. Vedere mio genero piangere, mi ha messo tanta tristezza, questa scomparsa lo ha sconvolto, era l'amico di sempre, il suo carissimo amico, penso che una tragedia del genere la ricorderà per un pezzo, perchè gli amici veri, sono talmente pochi, che per lui è come se avesse perso un fratello.