Chiedo scusa in anticipo per la mia piccola polemica, ma non resisto a non dire la mia. E' assodato che non siamo soli al mondo, intorno a noi vivono parecchie persone, la maggior parte sconosciute e che probabilmente non conosceremo mai, però quando succede una disgrazia, come il terribile terremoto che ha colpito l'Aquila, il nostro pensiero è con loro, le lacrime di dolore sono vere, perchè si pensa: sono disgrazie che possono capitare ad ognuno di noi, ed ecco che si aprono le gare di solitarietà, le collette umanitarie, le costruzioni veloci contro il tempo, arrivano donazioni da ogni parte, questo è giusto e sacrosanto, dopotutto sono fratelli sfortunati. Però! Ed ecco la mia polemica. In Sicilia sono morti nel fango esseri umani, bambini appena affacciati alla vita, altri hanno perso tutto. Non discuto sul fatto che magari anche in provincia di Messina si stanno adoperando per aiutare e per ricostruire, ma perchè non ne parla nessuno? L'Abruzzo e la Sicilia sono italiane, perchè mentre l'una è sempre agli onori della cronaca l'altra è nel dimenticatoio? Cos'è che innesca questo genere di cose? Correre per una e rallentare per l'altra, i morti a prescindere dalla quantità, sono morti. Non vi sembra che il Italia bisognerebbe avere tutti la stessa possibilità? la A e la B, non dovrebbero esistere, almeno nella solidarietà! Giusto?