Manca poco al Natale , dovrebbe essere una festa tipicamente religiosa e invece l'uomo è riuscito a trasformarla in una festa tipicamente pagana .Non che non sia giusto festeggiare con luci , regali , e grandi mangiate ,ma tutto ciò per il cattolico credente , dovrebbe essere messo in secondo piano , rispetto alla solennità che festeggiamo .Per il credente , il periodo dell'avvento è il periodo dell'attesa ,periodo di preparazione , di riflessione , di cambiamento .Il Figlio di Dio, che poteva venire al mondo , scegliendo effetti speciali , ha scelto il grembo di una donna semplicissima , è nato , non in una reggia , ma in un umile grotta ,"perchè non c'era posto per Lui " . Ma oggi dopo 2000 anni , ci chiediamo : questo posto ,oggi , finalmente lo abbiamo trovato ?O siamo troppo presi da 10.000 cose e come allora lo releghiamo in un angolino dei nostri pensieri ?Eppure se potesse parlare , ci direbbe che , in questa nostra civiltà protesa al consumismo , Lui è disposto a lasciarsi consumare , ma in ben altra maniera da noi cristiani , l'unica cosa che chiede è di non farlo diventare pretesto per un gioco di vanità che finirebbe per lasciarci ancora più soli , più poveri , più insoddisfatti , ma se riusciremo a trasformare in un Natale di pace , di gioia , di cuori spalancati , allora , Lui finalmente abbandonerà quella grotta e la Sua nascita , avrà avuto un senso !!!

io non credo piu' che esista Dio, la religione e' una grossa burla...

Mi dispiace davvero tanto per te , Anonimo...quel "non credo più" fa pensare a un cambiamento che hai voluto apportare nella tua vita, più che una condizione sempre vissuta nei riguardi della religione .......forse un dolore , una delusione , ma vedi sarebbe troppo comodo dire " io credo " solo perchè va tutto bene.....Io ho sperimentato il dolore e la mia unica paura era proprio quella di perdere la fede , spesso siamo portati ad agitarci sulla nostra croce, perchè non vogliamo accettare "la spada" che ci trafigge il cuore; paradossalmente è solo quando smettiamo di agitarci sulla croce, e come fece Cristo, ci abbandoniamo su di essa, troviamo pace. Questo fa paura, perchè significa morire... ma solo passando da una morte si può rinascere, come il chicco di grano, che per donare la farina deve "morire" come seme, per qualcosa di più grande .Comunque sappi , che la mia non voleva essere una provocazione verso chi non crede , ho troppo rispetto per le idee degli altri , se rileggi mi rivolgevo unicamente ai cattolici credenti "un po' distratti "

Io ho capito che l' uomo usa la religione solo per appoggiarsi a qualcosa. E se davvero non esistesse Dio? Io ci ho pensato bene ed ho capito che e' solo un'utopia. La religione serve per manovrare il mondo. Credo nel bene e nel male ma Dio non esiste. Troppo semplice predicare la fede ma viviamo in un mondo dove se un Dio c'e' deve farsi vedere e sentire! Non credo nel libero arbitrio: troppo facile!!! Facciamo del bene perche' ci fa stare meglio ma non e' Dio che lo desidera perche' Dio non esiste.

Qualcuno diceva che la religione è l'oppio dei popoli. Tu hai capito che l'uomo usa la religione per appoggiarsi a qualcosa, che Dio è un'utopia e che quindi non esiste. Io non mi sogno minimamente di convincerti del contrario; sapessi quante e quante volte ho trattato, nel corso degli anni giovanili, tale argomento con i miei amici. Desidero dirti soltanto di non dare tutto per scontato. Andare alla ricerca di Dio puo' esserti utile prima di sentenziare conclusioni. Io sono convinto che l'indifferenza è l'unico aspetto negativo della questione in oggetto. Non affrettarti con giudizi che mettono in croce un Cristo che è sempre li' e che ci accetta per quel che siamo. Io per primo, sovente, per quanto mi adoperi, mi scopro inconcludente, lontano; però a volte, proprio quando si avverte il senso della nostra pochezza, della nostra esistenza effimera e transitoria, si ha maggiormente bisogno di volgere lo sguardo al Cielo. Ma non lo faccio per ipocrisia. Ho cercato Dio per unavita intera, nonostante i miei dubbi, le mie incertezze, i miei peccati ( che non sono pochi, ti assicuro), i miei errori che tanto hanno condizionato la mia esistenza e se hosbagliato la colpa e' stata unicamente mia.

Mi spieghi perche' pensi sia l' indifferenza la cosa negativa? Davvero spiegami.

Essere indifferente verso Dio non e' il tuo caso. Mi pare di aver capito che sei ateo: quindi sei arrivato ad una conclusione, sei giunto, attraverso un percorso ( lungo o breve) ad una determinazione, ad una lettura finale di un iter fatto di ragionamento, discussione, di introspezione; ti sei posto il problema, ti sei fatto delle domande, dei quesiti. Situazione diversa opposta per chi possiede la fede. Anche costoro comunque, hanno percorso una strada che li ha portati ad un convincimento. Non accetto invece( per quanto poco possa contare il mio pensiero) coloro che pur con i leggittimi dubbi e con le terrene incertezze trovano seccante ,scomodo e noioso porsi degli interrogativi sul Trascendente mostrando la piu' completa e totale indifferenza; e' come giocate a tennis stando in bilico sulla rete. Scusami per la brevita' della mia risposta probabilmente non esaustiva ma, frequentemente, ormai, ho sempre meno tempo a mia disposizione per dedicarmi a "Esternando". Spero comunque di poter riprendere l'argomento. A presto.

Caro anonimo posso solo suggerirti, di ascoltare il tuo cuore nel silenzio, magari (sarebbe bello) di fronte al Santissimo Sacramento.
Leggi il vangelo e la vita di quei santi che senti più vivi o vicini.
Avvicinati ad un frate francescano possibilmente missionario ed intraprendi un dialogo aperto, un cammino catecumenale, settimanale.
Se puoi prenditi una settimana di vacanza e vai a Medjugorje.
Tutto ciò ti arricchirà enormemente.
Ciao

Cari Nik e Alex , lo sentivo e quasi lo speravo che avreste risposto al nostro amico Anonimo . Se permettete , con un po' di presunzione ,ho impararato a conoscere la sensibilità di ogniuno di voi e voi siete tra quelli che spesso mi hanno donato riflessioni ed emozioni che considero preziose . Anche questa volta avete dato delle ottime indicazioni ,mi rivolgo piuttosto ad Alex ,perchè credo che al momento Anonimo i suoi suggerimenti , li considererà "pratiche "ancora lontane , se non assurde .
Prima di parlare al nostro amico Anonimo di Cristo ,sarebbe meglio parlare a Cristo del nostro amico Anonimo , e in questo possiamo essere utili tutti , per esempio stasera , potremmo riunirci spiritualmente e pregare per le persone che sono alla ricerca di Dio , anche se pensano che non può esistere .Il mio amico frate (e qui siamo in parecchi ad averne uno )mi rincuora dicendomi che : "Forse l'uomo non crede più tanto in Dio , ma Dio continua a credere nell'uomo "e per me è motivo di conforto nei momenti in cui penso di averLo deluso .