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Cristina
(sabato 11 ottobre 2014)
Categoria:
Malinconia
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MI é dispiaciuto leggere gli ultimi commenti, non credevo che una delle regole di questo blog fosse quella di postare e/o leggere e rispondere quotidianamente a tutti. Credevo fosse un mezzo per sfogarsi, per farlo con i propri tempi e secondo le proprie necessitä che forse possono non corrispondere alle aspettative della maggior parte di voi. E di questo mi spiace. Mi ha fatto invece piacere e mi ha dato un senso di calore e conforto leggere i primi commenti, quelli del "prima che ci incazzassimo". La mia storia non é complicata, non é di quelle piú assurde di questo mondo, ma anzi, é una storia tristemente nota, trita e ritrita in mille versioni differenti che perö non cambiano la squalliditä del risultato. I miei amici, quelli in carne ed ossa, sono in questo momento lontani da me migliaia di kilometri e credono io sia la persona piú felice del mondo. La mia famiglia ne é convinta. Ed avendo sempre incarnato il ruolo di sorella maggiore, di amica forte, di persona indistruttibile, adesso mi é piuttosto difficile, se non impossibile, cambiare e distruggere questo falso mito. Ed é per questo che ho cercato voi. Non per snocciolarvi le mie crisi quotidiane nei minimi dettagli, non per chiamare per nome un tradimento che non so se sia tale o se esista solo nella mia testa, ed é per questo che non ho scelto un diario in forma cartacea per arrovellarmi in, scusate la bassezza, seghe mentali che non mi avrebbero fatto trovare via d´uscita. Credo che mio marito, l´uomo che nel bene e nel male mi sta accanto da 9 anni, mi tradisca. E la ragione per cui nei miei primi due post non ho parlato chiaramente di tradimento é perché scriverlo é come rendere reale un pensiero, ed ogni singola lettera della parola tradimento equivale ad una pugnalata.
Detto questo, il mio modo di scrivere non credo che cambierä molto, alle volte sarö ermetica se le emozioni del momento saranno troppo intense, altre volte sarö piü dettagliata e piú prolissa se nel preciso momento in cui aprirö il pc, quando ne avrö tempo e voglia, sarö piü razionale e lucida e, forse, incazzata.
Scappare via, fuggire, allontanarmi, prendere il primo aereo, sparire per un pö, ditelo come volete, per il momento non é possibile. E non é per vigliaccheria, anzi. E´l´esatto contrario. Non so come, ma devo trovare una strada, un modo, qualsiasi cosa mi permetta di tentare, almeno per una volta, di recuperare tutto l´amore ed il rispetto e tutte le promesse che ci siamo fatti, nel bene e nel male. Lo devo a me stessa prima di tutto. E lo devo anche al figlio che abbiamo.
Vi prego quindi di non giudicare, se fossero i giudizi ciö di cui ho bisogno, saprei certamente dove rivolgermi.
Ho bisogno solo di qualcuno che ascolti, che non faccia urlare la mia solitudine davanti ad un foglio bianco, ho solo bisogno di condividere un dolore che é troppo profondo da poter essere sopportato da due sole spalle.
VI ringrazio per il tempo che avete perso nel leggere questo post e spero continuerete ad avere voglia di gettare via un paio di minuti della vostra vita. Solo di tanto in quando.